Dionigi era un’altra cosa

Le dimissioni di Dionigi Fasce a soli 5 mesi dalla nomina sono un brutto colpo per Finale e per la società partecipata. 

Fasce, laureato in agraria, univa una formazione appropriata ad un’esperienza concreta sui temi ambientali. La passione con cui affronta i problemi e la personalità indipendente garantivano che la sua gestione di Finale Ambiente sarebbe stata indipendente da pressioni politiche o di partito. Nonostante fosse proprio la persona giusta al posto giusto, Dionigi Fasce lascia la carica. Conoscendolo sono certa che non trapelerà nulla sui veri motivi della scelta. Niente che possa in qualche modo indebolire la società di cui è stato presidente per 5 mesi. Tuttavia è evidente che in arco di tempo così breve non possono essere emersi problemi personali o lavorativi non calcolati quando ha accettato la carica.

L’unica causa plausibile di queste dimissioni resta quindi l’impossibilità di lavorare con l’amministrazione Frascherelli.

Ragion per cui queste dimissioni bocciano senza appello l’amministrazione Frascherelli e, fatto ben più grave, riducono di molto le competenze e l’indipendenza del consiglio di amministrazione di Finale Ambiente.

Fasce infatti verrà sostituito con un uomo di partito che in tanti anni di politica si è distinto per l’assoluto disinteresse per le tematiche ambientali.  

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