L’archeologia finalese e il turismo culturale

La Lista “Per Finale”, come ha già fatto nei giorni scorsi il Circolo Legambiente“Arene Candide” , vuol sottolineare l’ importante avvenimento culturale che nel prossimo mese di maggio vedrà protagonista il nostro Museo Archeologico: l’uomo di Neanderthal ritornerà finalmente nella nostra città e avrà un suo spazio in S. Caterina, nelle nuove sale del museo appositamente attrezzate.

Dopo molti anni reperti neanderthaliani che per motivi di studio vennero portati lontano dal nostro territorio, ritorneranno a valorizzare il già ricco patrimonio archeologico finalese.

Secondo noi questo avvenimento darà nuovo impulso al turismo culturale.

In questa ottica sappiamo come si stia giustamente perfezionando un accordo tra la direzione del Museo e la rete degli alberghi in modo che ogni turista in arrivo possa usufruire di un biglietto di ingresso, a costo ridotto, così da ampliare notevolmente il numero di coloro che già lo visitano.

I turisti avranno poi la possibilità di percorrere, attraverso l’organizzazione dell’archeo-trekking , i sentieri che porteranno a scoprire gli antichi siti dove l’uomo preistorico visse e lasciò segni indelebili della sua presenza. Opportunità che anche i finalesi non dovranno lasciarsi sfuggire.

Ma per un’esperienza di questo tipo, in modo da apprezzare pienamente il messaggio che da tempi lontani giunge fino a noi, è per tutti indispensabile una visita di preparazione, o di approfondimento per temi a volte complessi, nel nostro Museo Archeologico.

Nelle nuove sale che ospiteranno i rari reperti, illustrazioni e schede esplicative faciliteranno il compito. Per gli ospiti stranieri tutto il materiale viene tradotto in più lingue, su schede e audio-guide. Si avrà quindi la possibilità di fare una prima necessaria conoscenza di quello che verrà poi scoperto sui sentire dell’archeo-trekking.

Bisogna essere insensibili per non emozionarsi nel percorrere gli antichi sentieri calcati dall’uomo di Neanderthal, oppure entrare nella Caverna delle Arene Candide dove 25 mila anni fa si celebrarono gli antichi riti di una neonata umanità attorno al “Giovane Principe”.

Non si può rimanere indifferenti nel percorrere la Val Ponci, passando sugli stessi ponti attraversati 2000 anni fa dalle Legioni romane in marcia verso la Gallia e dove si affaccia la caverna delle Fate, che ospitò per oltre 30.000 anni i resti dell’Uomo di Neanderthal e da dove si può raggiungere facilmente l’Arma delle Manie che ha restituito, con i recenti scavi, un numero enorme di suoi strumenti litici.

Il Finalese è una delle aree fondamentali per la conoscenza della Preistoria italiana ed europea, un motivo in più per visitarlo insieme alle sue bellezze naturali.


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