“Museo Archeologico” e “Parco Archeologico del Finale”: grandi risorse per il “Turismo culturale”

 

Il Museo Archeologico del Finale è stato inserito nella terna dei finalisti del Premio ICOM 2012 (International Council of Museums).

Questo riconoscimento è l’ulteriore dimostrazione del valore di un’ istituzione finalese che rappresenta i legami tra le caratteristiche uniche del nostro territorio e il messaggio culturale che dal lontano passato viene oggi trasmesso alla popolazione residente e ai turisti ospiti.

Il significato di questa scelta lo possiamo individuare nelle parole del Presidente dell’ICOM Italia, Dott. Alberto Gilardini:“Il patrimonio culturale non è un lusso al quale si può rinunciare. Al contrario, in tempo di crisi, può costituire una risorsa preziosa e un fattore competitivo di cui fare tesoro. I musei del XXI secolo non sono più solo istituti di conservazione del patrimonio culturale della memoria storica. Essi hanno una dimensione sempre più sociale e sono veri e propri servizi pubblici per tutta la comunità. Producono e comunicano saperi e creatività. Agenti di mediazione per il dialogo interculturale e la coe- sione sociale. Aprono le menti e aiutano a comunicare con il mondo, dando nuova linfa alle identità e alle radici culturali. Potenziano le attrattive dei territori, migliorando la qualità della vita di quanti in essi vivono e lavorano”.

Considerazioni e richiami che troviamo anche nei programmi della lista “Per Finale” e che sono una valida guida per un percorso di promozione culturale lungo il quale è necessario procedere.

Ma è ora opportuna una considerazione: a che punto è la procedura per la realizzazione di quel “Parco Archeologico del Finale” già tante volte annunciato dall’Amministrazione Comunale?

Il tanto atteso “Parco” dovrebbe avere come punto di forza, in primo luogo, proprio il “Museo Archeologico” poi,come riferimento, tutto il ricco patrimonio di caverne distribuite nella vasta area della “Pietra di Finale”. Di queste importanti cavità si può fare un lungo elenco, a partire dalla Caverna delle Arene Candide (ultima dimora del Giovane Principe), per proseguire con la Grotta delle Fate (sede di ritrovamento dell’Uomo di Neanderthal) e la Grotta Pollera, ricchissima di reperti paleolitici.

 

Quasi tutte le numerose cavità finalesi hanno consentito i preziosi ritrovamenti che hanno contribuito a far diventare grande il Museo Archeologico del Finale, oggi sede di riferimento per gli studi preistorici del bacino mediterraneo.

Il “Parco Archeologico”,collegato al Museo, sarebbe in grado di incrementare quel “turismo culturale” oggi in naturale espansione, come testimoniano le più attuali ricerche di mercato.

Strumenti del “Parco”:

-Mappa del territorio con indicazioni e spiegazioni su siti archeologici e sentieri di accesso.

-Sito internet, in più lingue, con tutte le spiegazioni necessarie per una promozione in Italia e all’estero.

-Guide esperte fornite di mezzi di trasporto.

– Audio-guide in più lingue.

– Locali attrezzati in prossimità dei siti più importanti.

 

 

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