Operazione Piaggio, problemi e sospetti.

Un interessante articolo di Marco Preve (autore del libro “Il partito del cemento”-politici-imprenditori-banchieri, la nuova speculazione edilizia) ha svelato nei giorni scorsi un retroscena significativo: Il Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria, Giorgio Rossini, fece rilevare che nel progetto per la trasformazione dell’area Piaggio, presentato dalla Società Finalmare, era scomparsa la Via Aurelia: L’Architetto “progettista” ringraziò e l’Aurelia ricomparve.

Questo fa capire con quanta cura e attenzione è affrontato il problema urbanistico più delicato per il futuro di Finale: La speculazione finanziaria, per i proponenti, è certamente più importante degli aspetti urbanistici.

Da non dimenticare che la Società Finalmare è costituita dai “costruttori” torinesi Ponchia Ferrero e Grande Stevens(potenti collaboratori della famiglia Agnelli).

Un problema simile si era verificato per il progetto di trasformazione delle ex-cave Ghigliazza: i progettisti si erano dimenticati di valutare i confini delle aree SIC di massima tutela ambientale.

Con la differenza che loro, quando venne fatto rilevare l’errore, si offesero rispondendo malamente, ottenendo poi,come risultato, la bocciatura del progetto con obbligo di rifacimento.

Oggi tutti i problemi si sono ripresentati e sono stati messi in evidenza in un incontro pubblico con l’Assessore Regionale all’Urbanistica, Marylin Fusco, che ha dovuto prendere atto di tutte le criticità di una proposta progettuale molto carente.

Anche l’attuale Amministrazione Comunale di Finale, che porta la responsabilità di aver approvato il devastante progetto del 2008, ha dovuto ribadire la necessità di una risposta alla lunga lista delle sue osservazioni inoltrate ai responsabili della Finalmare e della Regione.

L’incontro pubblico ( purtroppo non convocato direttamente dalla Giunta Comunale) ha messo in evidenza, ancora una volta, diversi punti pesantemente negativi e ha registrato la richiesta unanime di coinvolgere tutte le Amministrazioni Pubbliche (Provincia e Comuni del Comprensorio Finalese) alla soluzione di un problema che non può vedere così gravemente penalizzato solo il Comune di Finale Ligure (le maestranze dell’Industria Piaggio provengono storicamente da tutto il comprensorio finalese).

I temi trattati hanno riguardato in primo luogo la viabilità, l’eccesso di volumi in seconde case (circa 1000 in un Comune che ne ha già 6000): Ma l’intervento più significativo è stato quello di Simona Simonetti , della nostra lista “Per Finale”; Simona ha dimostrato all’Assessore Marylin Fusco, con dati precisi e incontestabili, l’impossibilità di realizzare il polo scolastico in una posizione pessima, su di una superficie gravemente ridotta, in sostanza non rispettoso della normativa vigente.

Altri interventi hanno giustamente criticato la mancanza di chiarezza circa il piano finanziario di un’operazione industriale che ha visto emergere in poco tempo valutazioni profondamente contraddittorie.

Anche Legambiente è stata protagonista della serata con la distribuzione di un foglio contenente l’elenco preciso dei punti critici:

  • 1000 nuovi alloggi in una zona adiacente all’area di riqualificazione Ghigliazza, senza una Valutazione di Impatto Ambientale unitaria;

  • palazzate fronte mare di sette piani, che superano di almeno due piani l’attuale skyline( foto-rendering dei Verdi Finalesi)

  • assenza di un piano di bonifica per un terreno inquinato da un secolo di attività industriale;

  • piano alberghiero peggiorato (più seconde case e meno alberghi):

  • ancora più cemento per una nuova volumetria complessiva di 270.000 mc. (il vecchio progetto del 2008 ne prevedeva 210.000) in una inaccettabile logica speculativa.

In conclusione della serata si è registrato un fatto positivo: l’Assessore Regionale Merylin Fusco,prima di prendere ogni decisione, si è impegnata a proseguire il dialogo con i cittadini nella ricerca di un equilibrio delicato tra la difesa dei posti di lavoro e il rispetto dell’ambiente urbano e naturale del Finalese.

La Lista “Per Finale” ritiene assolutamente necessario e urgente che prima avvenga un confronto aperto e pubblico su questo problema vitale. Confronto però convocato direttamente dalla Giunta Comunale, senza deleghe a soggetti che non siano rappresentanti diretti della Città di Finale Ligure.

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