Reagire oggi alla crisi del turismo

Solo alcuni mesi fa autorevoli esponenti politici esprimevano valutazioni positive sui flussi turistici del ponente savonese. Oggi si parla apertamente di crisi e di una necessaria riduzione dei carichi fiscali, ma poco si parla dei metodi per venir fuori da questa situazione critica.

Per l’area Finalese partiamo da una constatazione: l’ entroterra non è sufficientemente valorizzato ed è necessario rilanciare la proposta di un Parco Naturale Regionale del Finale.

I Parchi Naturali ovunque danno ottimi risultati, ma nella nostra Città si va in direzione esatta- mente opposta e in questo modo non si può sperare di miglio- rare la situa- zione. Bisogna addirittura registrare un preoccupante caso di autolesionismo: alcuni cittadini finalesi – tra i quali addirittura alcuni addetti al turismo – si sono riuniti in una “Associazione Anti-parco”.

Questi associati manifestano la lodevole intenzione di mantenere integro il patrimonio naturale, il paesaggio, le attività agricole di uno degli angoli più belli della Liguria, ma non spendono neanche una parola per dire con quali mezzi riusciranno a fare tutto ciò.

L’amara verità è che la mancata istituzione del Parco del Finale ha fatto perdere in questi anni alcuni milioni di Euro di finanziamenti. Fondi che, tramite la Comunità Europea, si sarebbero potuti utilizzare – come è avvenuto per le decine di Parchi Regionali italiani – al fine di promuovere attività di tutela del territorio (pulizia dei corsi d’acqua, sistemi antincendio, prevenzione del dissesto idrogeologico, ecc.), aiuti per le aziende agricole, per l’attività agri-turistica, per cooperative di giovani – con un indotto reale per tanti nuovi posti di lavoro nel settore alberghiero.

Come è noto, la procedura di istituzione del Parco Naturale è oggi purtroppo bloccata per il colpevole atteggiamento della Giunta Richeri.

A questo punto sarebbe utile promuovere una una gita avente come meta il vicino Parco del Beigua. Si potrebbero così incontrare operatori turistici, agricoltori, cacciatori e amministratori locali, avendo la possibilità di apprendere i motivi della loro adesione al Parco.Sarà possibile esaminare il bilancio vero: i pro e i contro di una realtà che esiste e opera da molti anni grazie al coinvolgimento di undici Comuni di ogni colore politico e aperta alla recente richiesta di adesione del Comune di Albisola.

Evidentemente questo Comune si è convinto quanto sia utile par parte di un Parco Regionale per ottenere finanziamenti finalizzati ad una vera tutela del territorio, ad un serio rilancio del turismo invernale e di bassa stagione, che è il vero problema da risolvere.

 

La crisi del turismo è reale, ma chi oggi in Finale proclama grandi obiettivi senza indicare i mezzi per raggiungerli, illude se stesso e gli altri.

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