Lo spreco che avanza

By 13 Maggio 2012 Ultime No Comments

 

A FinalPIA la giunta Richeri promette la realizzazione di una rotonda dal suo insediamento nel lontano 2004. Dopo ben otto anni il vicesindaco ha annunciato che la rotonda forse si farà entro l’ anno, ma sicuramente sarà rinviato il restauro di piazza Abbazia perchè mancano i soldi.

E’ bene chiarire che i soldi più che mancare a Finale vengono sprecati.

Il problema della viabilità di PIA era stata valutato dagli uffici comunali nel 2004: erano state realizzate varie ipotesi (impianto semaforico o rotonde di varie dimensioni) ed era stata prevista una spesa di circa 320.000€.

Il progetto comunale è stato chiuso in un armadio e nel 2009 è stato commissionato un progetto ad uno studio privato spendendo 16.000€ della collettività.

Il costo di realizzazione della rotonda con il nuovo progetto è lievitato fino a 530.000€.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E’ evidente che a Finale Ligure non mancano i soldi bensì manca il buon senso degli amministratori. La giunta Richeri deve spiegare perchè ha commissionato un progetto che era già stato realizzato dagli uffici comunali, sprecando 16.000€ e soprattutto deve spiegare perchè il nuovo progetto prevede un costo di realizzazione molto più elevato.

Le aree dove passava la ferrovia sono da molti anni utilizzate come strada e per tale ragione potevano essere usocapite dal comune, senza costi per la collettività.

Il Comune però non ha chiesto le aree. Le ha lasciate acquistare ad un privato che intende costruire dei box. Una costruzione che, è bene ribadirlo, provocherà disagi stradali notevoli a tutta la cittadinanza e restituirà ciò che già ci spettava ossia il sedime stradale.

Il Comune ha commissionato la rotonda al progettista dei box privati e ha chiesto al privato circa 200.000€ di oneri di urbanizzazione.

Se si realizzava la rotonda 8 anni fa utilizzando il progetto comunale la spesa per la collettività Finalese era minore, senza gli inevitabili disagi del cantiere.

Il problema della rotonda di Pia non è costituito dalla sovrintendenza che ha chiesto la tutela del patrimonio storico culturale della zona ma dalla totale assenza di buon senso di questa amministrazione. Una amministrazione che spende, spreca e si stupisce che vi siano pochi soldi.

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