Tre proposte concrete per i finalesi

 Solidarietà e politica devono sempre andare di pari passo perche’ compito della politica e’ dare ai cittadini risposte ai loro problemi.

Questo connubio a Finale negli ultimi anni e’ andato sempre più verso il divorzio:per prima cosa abbiamo visto la chiusura dell’asilo nido e del campo solare comunale (riaperto solo quando i privati si sono ritirati); inoltre non abbiamo visto sorgere nulla di nuovo per chi è malato e per chi soffre vicino a loro.

Per questo la nostra lista ha introdotto alcune proposte concrete perchè la solidarietà si misura con i fatti e non con le parole.

1) La prima proposta è la costituzione di un centro diurno per malati di Alzheimer.
I malati di Alzheimer o comunque i pazienti con demenza senile sono in costante aumento. Forse per l’ aumento dell’età media della popolazione, forse per cause ancora da precisare. In ogni caso, il problema esiste e non sempre le istituzioni sono state in grado di dare un giusto supporto alle famiglie interessate. Tale problematica infatti coinvolge oltre il malato anche la famiglia che vuole o deve tenere in casa un malato di questo tipo. Il centro diurno per malati di Alzheimer è un tipo di struttura già presente in molte zone d’Italia, dove da un lato i pazienti lievi-moderati possono avere la speranza di rallentare al massimo la progressione della malattia grazie a personale specializzato (fisioterapisti, neurologi, animatori, musicoterapeuti…) e, dall’altro lato, i famigliari di queste persone vengono per alcune ore alleviati dal peso dell’assistenza senza dover ricorrere a personale privato e troppo costoso.

Il sollievo che un servizio di questo tipo può dare non può e non deve essere visto solo come un costo, ma come un concreto miglioramento della qualità della vita nella nostra comunità.  Dal punto di vista economico la realizzabilità di servizi di questo genere può beneficiare delle sinergie con altre strutture di residenza già presenti nel nostro territorio comunale limitando così al massimo la spesa.

2) La seconda proposta è la costituzione di un gruppo territoriale di terapia del dolore.
Si tratta di una struttura in grado di offrire un aiuto per accompagnare il malato ed i famigliari nelle malattie terminali alleviando il dolore del malato in maniera decorosa.
Una struttura rispettosa della sofferenza che possa fornire un aiuto ai medici di medicina generale per integrare l’offerta al malato a domicilio. Sino ad oggi non si è mai potuto/voluto attuare nonostante la forte presenza di medici di medicina generale, presenti nelle fila della politica finalese, che quotidianamente vivono queste problematiche; forse perché gli stessi hanno dovuto per motivi solo politici difendere il non ritorno del Santa Corona sotto l’Asl. 
Tale situazione amministrativa ha infatti impedito per anni di fare azione sinergica tra ospedale e territorio.

3) La terza proposta è la costituzione di una banca del farmaco. Si tratta di una piccola struttura controllata che possa raccogliere i farmaci regalati perché non più necessari per guarigione o cambio di terapia. La struttura potrebbe distribuire i farmaci a chi ne ha bisogno diminuendo lo spreco dei farmaci e diminuendo la spesa delle famiglie dei malati.

 

 

Proposte concrete e realizzabili per vivere meglio a Finale Ligure.

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