Il comune siamo NOI

Parte male la fondazione che dovrà gestire i beni culturali di Finale perchè non nasce da una scelta condivisa e corale, ma da una scelta di pochi, forse di uno solo.

La nomina dei membri della commissione avrebbe dovuto essere condivisa da tutte le forze che rappresentano la città assegnando così ai membri della Fondazione un mandato forte e partecipato. Lo statuto della Fondazione prevedeva testualmente la nomina da parte del Comune. Sappiamo bene che il Sindaco si è ben guardato dall’ interpellare la minoranza per queste nomine, ma la cosa più sorprendente è che tale scelta non è stata condivisa nemmeno all’ interno della maggioranza (dichiarazioni del gruppo Rinnova Finale  del 28.12.2010)

 

Nonostante lo statuto del Comune di Finale Ligure asserisca che Il Consiglio Comunale è l’organo che rappresenta l’intera Comunità dei Cittadini Finalesi, il Sindaco Richeri Vivaldi Pasqua non interpreta la dicitura Comune, come Consiglio Comunale.

No Flaminio Richeri Vivaldi Pasqua, ha precisato (vedi film)  che la dicitura Comune di Finale Ligure va interpretata come Sindaco ossia come se stesso.

Non la città nel suo insieme quindi ma il sindaco ha nominato la Commissione e come se non bastasse nell’ arco dell’ ultimo mese ha anche cambiato idea.
Infatti ha annunciato nel Consiglio Comunale del 30 settembre la nascita della fondazione con tre membri1 mentre un mese dopo nel giornalino la voce annuncia l’ ampliamento dei membri a cinque.
Un comportamento che svilisce il Consiglio Comunale con comunicazioni smentite poco dopo e fa nascere la fondazione dei beni culturali del Finalese senza quello slancio partecipativo che avrebbe meritato.

L’ espresssione di un uomo solo e non della città.

Veramente un brutto inizio.

Meglio sarebbe azzerare tutto e ripartire.

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